I guardiani dell’Isola

Per chiunque sia nato in Sardegna, o ci abbia passato buona parte della sua vita, è difficile rimanere ancora sbalordito di fronte alle meraviglie che solo in questo luogo si possono trovare; è ancora meno probabile soffermarsi e pensare che ciò che sembra appartenerci da sempre, e a cui siamo abituati, stia lì da millenni e abbia vissuto migliaia di estati, affrontato migliaia di bufere e sorriso davanti al vento di maestrale dall’alba dei tempi.

In questi anni, finalmente si sta rivelando la vera storia di questa terra, una storia che non si può trovare ancora sui libri scolastici di storia perchè dev’essere ancora digerita dal mondo accademico che, purtroppo, ha i suoi tempi di reazione.
Finalmente si sta ribaltando la storia di una civiltà scomparsa, un popolo fiorente, che costruiva città bellissime, stracolme d’oro e indistruttibili, i cui abitanti erano colti e saggi, organizzati in società a piramide; stiamo parlando di un popolo che conquistò l’intero mondo allora conosciuto, che probabilmente conosceva la scrittura e diffuse in tutto il Mediterraneo la sua cultura e i suoi segreti, un popolo di abili navigatori, probabilmente i veri e propri antenati di tutte le grandi civiltà poi succedutesi.

Sull’isola, questo popolo ha lasciato delle testimonianze precise, delle fortezze imponenti, delle costruzioni uniche e mastodontiche chiamate Nuraghes. Ancora oggi ci si chiede come sia riuscito l’uomo a costruire delle così imponenti torri, a spostare quei massi mastodontici e a incastrarli perfettamente con una tecnica così evoluta e sopratutto in luoghi così impervi.

C’è stata una scoperta in particolare che ha smosso le acque stagnanti di una storia piallata e riscritta dalla civiltà romana, una civiltà che ha spazzato via in pochi secoli millenni di storia dell’umanità.
Siamo negli negli anni 70 quando un contadino del Sinis col suo aratro incombe in qualcosa di strano, quello che all’inizio sembrava un normale sasso pian piano si rivelerà una scoperta incredibile; una statua enorme, bellissima, scolpita con una tecnica sopraffine. Così negli anni successivi verranno alla luce quelli che oggi sono conosciuti come i Giganti di Mont’e Prama, delle sculture che riproducono la versione in pietra di quelle stilizzazioni che già da tempo erano conosciute nel mondo come i bronzetti nuragici.

I giganti hanno aperto la strada a un numero illimitato di ipotesi e teorie sulla loro origine, hanno dato voce a una civiltà che da troppo tempo è stata oscurata dalle gradi civiltà classiche, e soprattuto hanno riacceso la fantasia degli studiosi, rievocando quelle leggende che sono rimaste per troppo tempo sottoterra; parliamo delle storie mitologiche di Atlantide e di Tartesso, luoghi appartenenti alla storia più antica dell’uomo, città gloriose e tragicamente scomparse che tutti gli appassionati cercano da sempre in ogni angolo del globo. Ora sono in tanti a ipotizzare delle nuove teorie che legano queste leggende alla Sardegna, delle teorie rafforzate da quegli indizi che collocano Atlantide nel sud dell’isola, in quella che un tempo era chiamata l’isola di San Simone, al centro dello stagno di Santa Gilla, e Tartesso e nella antica città di Tarros, le cui rovine sono ancora oggi visitabili nella penisola del Sinis.

Si, è vero, sono solo ipotesi, ma quando si passeggia in questi luoghi si respira un’aria particolare, quasi paradisiaca; tutti i futili problemi quotidiani svaniscono per lasciare il posto a una sensazione di sublime e di infinito. Bisogna ammettere che è bello condividere questa stessa sensazione, così l’abbiamo elaborata e tradotta in un concept, una musa ispiratrice che ci ha guidati nella realizzazione dell’ultima collezione Old Stones, una serie di capi che raccontano i colori e le emozioni dell’isola felice.

Il nome della collezione è I guardiani dell’isola. Lo stile che la contraddistingue è dominato dal tentativo di rievocare i Giganti addormentati, farli rivivere e parlare, illuminarli con i colori del Sinis, con un tratto unico nel suo genere, un design dal sapore vintage, con dei riferimenti espliciti al mondo del surf, e dei richiami sottili alla grafica psichedelica degli anni 60.

Le magliette sono di ottima fatturazione, utilizzano materiali di prima scelta, e presentano una stampa resistente e con una qualità grafica ineccepibile; il servizi di stampa e di spedizione sono garantiti da Printful, una azienda conosciuta in tutto il mondo per la sua qualità.

Con Old Stones potrete indossare i colori della Sardegna, il colore del mare, del vento, del sole, delle spiagge selvagge e dei bellissimi tramonti rosso fuoco. Il brand vuole esportare nel mondo la bellezza dell’isola lontana dai soliti stereotipi a cui siamo tristemente abituati, con un linguaggio attento ed efficace che racconta la nostra storia con fierezza e passione. Cosa aspetti? Fai un giro nel nostro shop online!